Associazione Arte e Movimento è una Scuola dedita allo studio ed alla pratica delle Discipline del Confronto come Via di sviluppo fisico, etico e morale dell’individuo nella collettività.
In un clima sereno, accogliente ed educato, le regole e la disciplina si fondono e si formano, per porre l’attenzione ai rapporti umani ed il dialogo.
L’Insegnante “accompagna” gli allievi allo studio delle più efficaci metodiche di lotta, unite alla pratica della conoscenza del benessere della salute e del sapersi rigenerare, in un lungo e personale cammino che si estende per tutta la vita.
Il Sistema si basa sulla ricerca della qualità al posto della quantità, infatti propone un numero opportunamente ridotto di tecniche e principi che sono in armonia con il movimento del corpo e con le sue leggi naturali.
L’essenzialità della difesa/attacco, l’economia dei movimenti e lo studio peculiare della fisica e della anatomia rendono la pratica accessibile a chiunque (senza problemi di età o condizione fisica ed atletica), e fanno della sperimentazione e ricerca con spirito critico, la propria “vita” che vide la luce nel 1995.
L` Arte del Combattimento
"Il combattimento nasce con l`uomo, ma l`uomo nasce con il combattimento?"
L`uomo, sin dalla sua prima apparizione - o creazione - e, quindi relativa abitazione del pianeta, ha dovuto sempre lottare per la sopravvivenza sia fisica che alimentare, ma soprattutto, per conquistarsi un posto di comando e dominare su i suoi simili.
Il desiderio, di rivalsa, di superiorità, di dominio su un suo simile, hanno fatto si che l`uomo, sviluppasse un modo d`usare il suo corpo, per sottomettere un altro.
Nei secoli e nei differenti luoghi del pianeta, gli uomini si sono sempre e per vari motivi (quali: religione, dominio, amore, ideologie, "e perché no", indole), scontrati.
I motivi di scontro nel corso della storia sono stati (e lo sono tutt`ora), innumerevoli e vari.
Ecco quindi la necessità, da parte dei popoli, di "studiare", "codificare", un modo, un metodo combattivo che desse loro, un superiorità bellica nello scontro fisico.
Da studi effettuati, si pensa che i popoli primitivi non usassero "tecniche", schemi complicati per la lotta fisica.
Riscontri se ne possono avere tramite antichi dipinti murali ( che evidenziano come soprattutto venivano impiegate armi rudimentali ).
La lotta, cosi detta “corpo a corpo”, si ha con una presa di coscienza di quello che è il corpo che l`uomo sente e percepisce.
Intelligentemente però la prima cosa che l`uomo ha imparato ad usare per uno scontro fisico sono le armi, che si è costruito partendo da un bastone di legno, per arrivare hai giorni nostri.
La nascita dunque delle "ARTI MARZIALI", è da ricercare quindi nei concetti, nei rituali, e nelle strategie che, alcune menti, tramite lo studio, degli animali, della conformazione del territorio d`origine, nella credenza che avevano nelle loro divinità e, nella conoscenza del corpo, attuarono e codificarono per il loro popolo, la loro tribù ( se pensiamo ai sistemi antichi ), affinchè questi durante lo scontro fisico avessero la meglio.
Naturalmente, dato appunto le differenti culture e, livelli culturali raggiunti dagli uomini nel corso del tempo, si sono sviluppate diverse (anche se in alcuni aspetti simili), arti combattive.
Una prima differenza va fatta per le arti orientali e quelle occidentali.
Nelle discipline orientali, vi è uno studio iniziale del modo di sopravvivere e lottare degli animali, dopo diche, si è tenuto conto della conformazione morfologica del suolo e dell`ambiente circostante.
Influenzate anche in alcuni casi dal modo di concepire le loro divinità, e poi tenendo conto del fisico di chi le eseguiva.
Un`influenza fondamentale per molte dei queste arti, è data dalla credenza che questi popoli avevano nei loro protettori divini.
Nelle discipline occidentali, invece, l`analisi iniziale parte dall`uomo, dalla struttura fisica del combattente e del suo avversario.
Ed infine, alcune arti hanno tenuto conto dell`ambiente dove "nascevano", il territorio.
Coloro che comunque hanno nel corso della storia "creato", questi metodi per l`auto difesa, saranno stati (ed è questa la cosa che accomuna quasi tutte le Arti Guerriere), conoscitori e studiosi del corpo umano.
Come comunque è facilmente riscontrabile, le arti più complesse le ritroviamo in oriente, dove la cultura nell`arte - e di qualsiasi genere -, ha avuto maggiore sviluppo, e così anche le Arti Marziali, sono più complesse nei movimenti e nelle applicazioni.
Comunque, il combattimento come il combattente, è una complicata macchina che va tenuta sempre sotto controllo.
Le armi naturali che l`uomo possiede vanno sempre controllate ed affinate.
Spirito e fisico vanno sempre stimolati con esercizi mirati alla funzionalità fisica e psichica con sacrificio e dedizione passionevole.
Oggi, dove l`uso combattivo è stato affidato alle armi a lunga distanza (vedi armi a fuoco), le arti da combattimento a corta distanza, affidate alla propria abilità, hanno fatto si che questi metodi letali, divenissero - per non scomparire -, Arti Sportive da Combattimento.
In effetti molte discipline hanno conservato la durezza tecnica anche sul ring (vedi la Muay Thai) o lo (Stick Fighting), ma hanno adottato un regolamento che preservi l`atleta.
In questo ultimo periodo, stanno ritornando alla ribalta, i vecchi giochi di "Gladiatoria" o da "Arena Romana".
Free-Fight, Vale-Tudo, o Extreme Fighting, lotte proposte, con il regolamento ridotto nei minimi termini dove ogni partecipante può misurarsi, qualsiasi sia la sua disciplina d`appartenenza, e dimostrare di essere il più forte.
Un tempo il combattente, si allenava duramente ( ma anche oggi gli allenamenti devono essere molto duri per sostenere gli incontri ), durante la sua vita, perchè era consapevole che un giorno avrebbe combattuto, ed in quello scontro avrebbe vinto solo la sua vita.
Certo molti popoli nei periodi di pace, si dilettavano in giochi, dove era compresa la lotta, ma che era ben diversa dal modo di impostare il combattimento guerriero.
Lo spirito e l`impostazione, erano differenti.
Parlare dell`ARTE DEL COMBATTIMENTO, è un` impresa ardua e complessa, inquanto molti la vivono in un modo totalmente differente da altri.
Taluni, studiano sistemi che li porteranno a cimentarsi sul ring e vivere il loro spirito combattivo in un certo modo, altri invece, spendono la loro vita in una ricerca che appaghi il loro sapere e, il loro essere dormiente interiore, quel guerriero che tramite la disciplina spera che non arrivi mai il tempo per mettere in pratica quanto appreso.
( Lo spirito del guerriero, a volte lo si ha dentro, ed è dormiente, ma esso è alla ricerca del suo Guru, del Si-fu che riuscirà a far si che, spirito e corpo si uniscano nella medesima frequenza ).
ESSERE GUERRIERI NELLO SPIRITO SIGNIFICA SUSCITARE AMMIRAZIONE ED INVIDIA, ODIO ED AMORE.
Oggi, nella vita quotidiana, per la Difesa Personale molte discipline (che definirei tradizionali), proprio per la loro complicatezza tecnica o l`aspetto artistico, risultano poco affidabili o difficilmente realizzabili.
Le arti tradizionali, hanno per una ragione etica e sportiva, estromesso certe metodiche d`insegnamento istintivo, affinché l`allievo/a, possa auto-sviluppare un proprio modo di reazione all`aggressione, li inducono a schematizzare i movimenti e le reazioni.
Certamente alcune tecniche cruenti, è doveroso sapere a chi vengono insegnate, onde evitare il "creare" pazzoidi ambulanti.
Ma sicuramente, non è "serio", far credere ad una ragazza che è facile proiettare a terra un uomo più grosso e muscoloso di lei.
Come non è altrettanto serio, insegnare l`utilizzo di tecniche difensive a mani nude per il disarmo di aggressori armati, o addirittura il modo di fronteggiare più avversari, senza aver constatato il modo in cui l`allievo/a, reagiscono a situazioni controllate in palestra.
Per situazioni s`intende ovviamente allo sparring o alle simulazioni d`aggressione, ed in certi casi eseguiti direttamente all`aperto, dove tutto è differente dall`ambiente chiuso del centro dall`allenamento.
Certamente, i metodi esistono e vanno studiati, ma tutto secondo uno schema molto rigido e che tenga conto soprattutto della persona e della personalità di chi deve attuare tale difesa.
Ecco perché alcune arti tradizionali, richiedono una lunga esperienza e pratica per poter essere e risultare immediatamente efficaci, anche se in effetti riescono altresì a domare gli spiriti ribelli ed a creare allievi un pò più coscienti.
In molti sistemi ( diciamo da strada ), troviamo: poche tecniche, sufficiente addestramento, molta dedizione, massimo risultato reale.
Un buon sistema per la difesa consta di:
Studio ed interpretazione del combattimento;
Come accorciare la distanza;
Il corpo a corpo;
L`anti lotta;
Terminazione del combattimento o ripristino dell`attenzione al combattimento;
Un vecchio detto del Far West recita così:
"...una volta nel combattimento, fattori come peso, forza, tecnica, agilità, erano determinanti, poi arrivò Samuel Colt e rese tutti gli uomini uguali."